Il museo archeologico di Volos
È probabile che tu non abbia mai sentito parlare del Museo Archeologico Athanassakeion di Volos. Nonostante non sia molto famoso, è una piccola gemma nascosta, che ospita una notevolissima collezione di manufatti dell’era neolitica, di cui alcuni risalenti addirittura al 6500 a.C.! Naturalmente il museo espone anche pezzi micenei e di epoca ellenistica.
Fu eretto nel 1909 sulla costa a est di Volos. Alexios Athanassakis, un facoltoso commerciante di Portaria, finanziò la sua costruzione e ne fece dono allo Stato greco una volta completato. Fu quindi naturale che il museo gli fosse giustamente dedicato.
Nel 2004, prima delle Olimpiadi di Atene, al museo è stata aggiunta una nuova ala, che dispone così attualmente di 1200 metri quadrati di sale espositive.
Nel centesimo anniversario dell’inaugurazione del museo, nel 2009, l’esposizione permanente è stata aperta al pubblico nella nuova ala con il titolo: “Lo sviluppo della città della Tessaglia nell’area del golfo Pagasetico dal periodo miceneo alla Roma imperiale”.
Diamo uno sguardo ad alcuni tra gli oggetti più interessanti esposti. Visitando il museo, potrai ammirarne molti di più.
Le lapidi esposte all’interno del museo sono molto interessanti e commoventi. Le loro pitture originali, che raffiguravano la persona deceduta, sono ancora chiaramente visibili. Vale la pena di riportare alcune iscrizioni incise su di esse. Dai un’occhiata:
Ecco la traduzione dell’iscrizione sulla lapide:
“Le parche hanno svolto un filo doloroso dal loro fuso per Hediste, quando la giovane sposa affrontò i dolori del parto. Miserabile, perché non poté abbracciare suo figlio né inumidire le sue labbra infantili con i suoi seni. Non appena il bambino vide la luce del sole, la Moira si abbatté sui due, crudelmente, e li trascinò entrambi nella tomba, madre e figlio.”
Un’altra:
Traduzione dell’iscrizione:
“Se tu Radamante o tu Minosse, avete giudicato un’altra donna così virtuosa, giudicate questa figlia di Aristomaco. Conducetela alle isole della gente felice, perché ella era devota e gentile. Tylisos, città di Creta, l’aveva portata qui e questa terra ora la circonda. Il tuo destino, Archidike, ti ha posto tra gli immortali.”
È difficile non pensare che la sofferenza umana è sempre stata la stessa da quando l’uomo ha messo piede sulla terra e che probabilmente sarà così per sempre. È impossibile anche non apprezzare il valore letterario di queste parole, scritte oltre 2000 anni fa.
Visitare il museo è come tuffarsi a capofitto nel passato di questa terra, partendo dal 6500 a.C. per giungere fino al IV secolo d.C. circa. Uscirai dal museo convinto che Volos e le zone circonstanti brulichino di attività umane da almeno 8500 anni. È una sensazione davvero notevole, siamo certi che ne converrai.